12 Gli uccelli delle pareti rocciose

Foto: Gianni Marcolli

  1. Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)
  2. Falco pellegrino (Falco peregrinus)
  3. Corvo imperiale (Corvus corax)
  4. Picchio muraiolo (Tichodroma muraria)
  5. Passero solitario (Monticola solitarius)
  6. Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
  7. Nibbio bruno (Milvus migrans)
  8. Poiana (Buteo buteo)
  9. Succiacapre (Caprimulgus europaeus)
  10. Rondine montana (Ptyonoprogne rupestris)

Falco pellegrino (Falco peregrinus)
È riconoscibile per le ali appuntite, il ventre e le ali ttamente barrati e il capo dai caratteristici mustacchi neri sotto l’occhio.
Emette serie di versi acuti soprattutto all’inizio della primavera, quando è più facile osservarlo.

Foto: Giorgio Mangili

Le pareti rocciose sono l’habitat di un gran numero di piante e di animali dalle particolari esigenze di vita (specie rupestri o rupicole), tra le quali figurano anche molte specie rare o minacciate. Molti sono in particolare gli uccelli che hanno eletto questo ambiente quale luogo di nidificazione: tanto gli strapiombi quanto la fitta barriera di vegetazione delle pendici rendono infatti le pareti rocciose inaccessibili e quindi sicure dal disturbo dell’uomo e da quello di molti predatori (volpi, tassi, faine, martore, ecc.).

Anche le pareti rocciose del Monte Caslano sono frequentate da un gran numero di uccelli, alcuni dei quali però solo durante il periodo riproduttivo, mentre altre piuttosto in autunno e in inverno. Tra i nidificanti di taglia maggiore figurano il corvo imperiale e alcuni i rapaci come il falco pellegrino, la poiana e il nibbio bruno. Quest’ultime due specie approfittano delle cenge boscate del monte per costruire il nido. Sebbene non nidificanti sulle pareti del Monte, anche il falco pecchiaiolo, lo sparviere e il gheppio possono essere osservati in volo sul monte durante alcuni periodi dell’anno. Altra specie caratteristica è il succiacapre, un uccello notturno di media taglia che frequenta le praterie  siccitose e semi-boscate dei terreni scoscesi esposti a sud. Tra gli uccelli rupestri di taglia minore figurano invece il rondone maggiore, la rondine montana, il codirosso spazzacamino, il passero solitario e il picchio muraiolo. Quest’ultime due specie sono finora state osservate soltanto al di fuori del periodo di nidificazione.

 

Negli ultimi anni le pareti rocciose hanno subito un’accresciuta pressione antropica dovuta in particolare all’arrampicata sportiva. Questa disciplina può infatti compromettere la nidificazione di alcune specie prioritarie per la conservazione in Ticino e in Svizzera, come il falco pellegrino, il gufo reale, il passero solitario e il picchio muraiolo. Per garantirne la conservazione è quindi necessario proteggere i luoghi di nidificazione durante il periodo riproduttivo, disciplinando l’utilizzo di talune pareti rocciose soprattutto in primavera.

Foto: Giorgio Mangili